

Gli eroi sono quelli che dimostrano che gli uomini sanno essere sempre migliori delle avversità e delle circostanze in cui sono costretti ad agire” (C.F.)
“L’eroe è un uomo straordinario nel quale alberga un daimon ed è questo demone a fare di lui un eroe.”
(C.G.Jung – Simboli della Trasformazione, Edizioni Bollati Boringhieri,p.337)
“I vincitori delle tenebre risalgono fino ai tempi preistorici, e questo fatto (insieme con molti altri miti) dimostra che esiste anche una primordiale indigenza psichica: lo stato d’incoscienza.” (C.G.Jung – Prolegomeni allo studio scientifico della mitologia, 1941, con K.Kerényi)
“Il “fanciullo” esce dal grembo dell’inconscio, come una sua creatura, generata dal fondo stesso della natura umana, o meglio, dalla natura viva in generale. Egli personifica le forze vitali di là dei limiti della coscienza, vi è possibilità di cui la coscienza, nella sua unilateralità, non ha sentore, e una totalità che abbraccia le profondità della natura. Egli rappresenta la tendenza più forte e più irriducibile di ogni esistente: quella di realizzare se stesso. Egli è un “non poter essere diversamente”, armato di tutte le forze istintive naturali, mentre la coscienza si trova sempre imbrogliata in un supposto “poter essere anche diversamente”. La tendenza e il bisogno dell’auto-realizzazione è una legge di natura ed è quindi di una forza invincibile, anche se la sua azione, all’inizio, possa sembrare insignificante e inverosimile. Questa forza si manifesta nelle gesta prodigiose dell’eroe fanciullo (…).” (C.G.Jung – Prolegomeni allo studio scientifico della mitologia, 1941, con K.Kerényi)
“Quando sei totalmente “spirito” gli altri diventano inevitabilmente la tua anima” (C.F.)